Società. Un "calcio" alla fragile tregua ucraìna
La fragile tregua tra Ucraina e Bielorussia sembrava inizialmente dare i risultati attesi, ma soprattutto a partire da alcune zone dove la tensione è alta, i focolari tornano a espandersi in tutta la regione.
La tregua era iniziata domenica scorsa, quando i soldati di entrambi i
schieramenti si sono visti in atteggiamenti piuttosto rilassati, ad esempio
tirando calci al pallone. Subito alla mente era tornata la
tregua del Natale 1914 sul fronte belga, quando militari britannici e
tedeschi gettarono fucili e cannoni per iniziare a darsi battaglia sui campi
di calcio, nel linguaggio universale del calcio. Con quel match che
tutt’oggi rimane nell’immaginario collettivo.
Nel caso però di ucraini e bielorussi, di gare tra opposti schieramenti, a
dire il vero, neanche l’ombra. Anche se i responsabili della pace di
Minsk, il Presidente francese Hollande, la Cancelliera
tedesca Merkel, Putin e Poroshenko sono ancora oggi
“ottimisti”.
Sacche di resistenza, in realtà, tuttavia permangono all’indomani del
“trattato”, soprattutto nei pressi delle infrastrutture di comunicazione
e in particolar modo dell’ “hub” ferroviario che ad oggi rimane il
principale oggetto di contesa. E dove gli 8mila soldati ucraini insieme
ai ribelli che ostruiscono le operazioni Osce e che da lì non
arretrano, rappresentano l’ostacolo principale. Dopo qualche giorno i
civili uccisi sono tornati ai livelli pre-pace.(Gazzetta.it)
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