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Sospesa l'asta per i diritti tv. Mediapro contro Sky. Figc contro Coni


foto: calcioefinanza.it
Ancora guerra dei diritti tv del calcio. Sospesa l'asta dei diritti tv per l'anno prossimo.Il gruppo ibero-cinese Mediapro può dettare le regole.

Il Tribunale di Milano ha disposto la sospensione delle operazione per l'assegnazione dei diritti tv. MediaPro, il gruppo spagnolo-cinese - secondo quanto riporta 'Repubblica.it' - starebbe assumendo una posizione dominante. E potrebbe a breve mettere Sky in seconda linea. E sostanzialmente cambiare in qualche modo le regole del gioco. Al momento, i timori sono numerosi. Si parla di prima giornata di campionato solo in radio. Ma la realtà è che le parti, e i vari Presidenti dei club stanno cercando il difficile accordo. Senza peraltro raggiungere un dialogo efficace. Infatti se è vero che alcuni vertici societari hanno interessi, che vanno al di là del calcio. Altri club come Juve, Roma e Sassuolo sono da sempre ostili al cambiamento.

Mediapro spinge per il canale di Lega. Un tema di cui si parla da tempo. Si potrebbe anche immaginare che la produzione televisiva del campionato finisca totalmente nelle mani della Lega. Che così avrebbe maggiore libertà decisionale sulle telecamere e sulla gestione delle stesse. Qualcosa che per esempio potrebbe dare maggior oggettività al VAR. Malagò però è scettico nei confronti dei spagnoli: "Stamattina ho sentito Micciché (presidente di Lega serie A, ndr) e gli avvocati. Ogni giorno che passa faremo di tutto per richiamare Mediapro alle adempienze, con garbo ma ovviamente con rispetto di quelli che sono i dettagli contrattuali. Mediapro ha lasciato intendere di voler aspettare l'esito del ricorso al tribunale di Milano - aggiunge il capo dello sport italiano - ed è giusto che loro pensino di voler attendere la risposta dell'appello, ma credo che qualsiasi persona di buon senso si renda conto che con queste tempistiche si va fuori tempo massimo. E onestamente questo non cambia la sostanza degli adempimenti contrattuali che ci devono essere".

Serio rischio di scontro Figc-Coni. Tutto ciò accade mentre i vertici del calcio italiano sono, da tempo, vacanti. Da più parti si spinge per trovare la quadra prima delle ferie estive. Al momento le componenti del sindacato calciatori, Lega Pro, Lega dilettanti e Aia appoggiano Giancarlo Abete per la presidenza Figc. Nome che Malagò prende con le pinze. E perché la Lega Serie A è stata lasciata ai margini in questo processo decisionale e perché Abete è ormai rivale di Malagò da tempo. Insomma, più si va avanti e più rimandare la soluzione dei problemi irrisolti diventa improrogabile. Ovvio che la situazione di stallo politico e in seno al Coni, ma anche fuori aiuta poco.

di Foto Sport & Notizie (fotosportnotizie@gmail.com)

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