Media e Società. “’Kon’ is the King”
Fù nel lontano 1996 che Bill Gates pronunciò la famosa frase “Content is the King”.
Per molto tempo almeno fino ad oggi probabilmente questa proposizione è
stata non solo vera, ma un vero e proprio “Totem”. Sono davvero i contenuti
da soli, soprattutto nel web, ad attrarre l’utente finale?
Oggi la questione si è complicata molto in effetti, perché le tecnologie
si sono evolute. Ma se vogliamo si è anche semplificata. Perchè a tutto
ciò si sono sommate le esigenze dei “marketers”, ovvero di chi deve
analizzare i dati per creare “kontenuti/kontenitori” più appetibili. E
quindi non è più solo il contenuto, ma anche il contesto a essere
interessante. Che significa semplificando capire chi è il destinatario e
dove sarà ricevuto il messaggio. In molti casi gli specialisti avranno a
disposizione “pool” di dati complessi di tipo demografico, transazionale,
comportamentale e sociale, da cui prenderanno spunto per elaborare
strategie ad-hoc.
Se pensiamo alle recenti questioni legate alla telefonata di Iodice a Lotito in cui si parla di questioni finanziarie legate al calcio. In particolare dei bacini di utenza quale elemento discriminante la bontà economica di una società sportiva. Si capisce quanto un messaggio come questo, rilanciando l’importanza del contenuto, va a identificare una “community”, e quindi un contesto. Lo fa sostanzialmente attraverso una conversazione il cui linguaggio è per addetti ai lavori, ma i cui contenuti sono un “mantra” nell’ambiente. E quindi dentro a un contesto quel contenuto fa “community”, fuori va in Tribunale:“’Kon’ is the King”. (IdioPlatform.com)
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di Foto Sport & Notizie (indirizzo email : fotosportnotizie@gmail.com)
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