Calcio e Politica. Il Qatar alla conquista dell’Europa
I petroldollari sono tanti, addirittura in esubero. Così tanti che non combaciano con il valore effettivo della merce e con lo stile di vita diffuso nel Paese arabo. Così i denari tornano in Europa, il principale acquirente dell’ ‘Oro Nero’ per finanziare lo sport più amato nel Vecchio Continente.
Con l’inizio del XXI sec. i petroldollari provenienti dagli
Emirati Arabi Uniti hanno preso a finanziare il calcio europeo fino a
diventarne una risorsa insostituibile. Dapprima sotto forma di
sponsorizzazioni, poi con l’investimento diretto in club come il
Manchester City e il Paris-Saint Germain.
La fase successiva è stata quella dell’acquisizione di calciatori europei
attraverso il club dell’Al Arabi. Per passare poi al controllo
diretto di club minori in diversi paesi europei. Un’operazione che nel
2012 ha portato all’acquisizione in Belgio del KAS Eupen. E
la creazione della Aspire Zone Foundation, un ente che guida i
trasferimenti internazionali dei giocatori. Diretta emanazione del
Governo del Qatar con la missione di sviluppare a 360 gradi
il calcio e lo sport. La sede è nell’ avveniristica cittadella sportiva
denominata Aspire Zone, pensata per essere il fulcro delle
politiche di sviluppo sportivo.
La fondazione si occupa anche di impiantistica, di ricerca, di medicina
dello sport, e dell’apertura di accademie calcistiche in paesi in via di
sviluppo. Si tratta delle Aspire Dream, avviate già nel 2005.
Come sostiene Nicholas Gineprini queste accademie hanno anche la
funzione di creari talenti. I Mondiali di calcio del 2022 saranno
l’occasione per verificare la bontà del progetto. (calciomercato.com)
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di Foto Sport & Notizie (indirizzo email : fotosportnotizie@gmail.com)
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