Calcio e Media. La Serie A zoppica, la TV decolla
Il nuovo triennio dei diritti tv è iniziato. Dagli anni ’60 ad oggi è un’escalation. La crescita dei valori legati ai diritti TV non si è mai fermata. Il futuro è la Serie A Tv.
La vendita dei diritti audio-tv è stimata in 1200 milioni di euro annui
circa. Con una crescita del 20% rispetto al triennio precedente.
Mediaset al momento sembra essere il “matador” del mercato dei
diritti-Tv. Cercando di spazzare via la concorrenza di Sky le cui
mire monopolistiche sono note. Mediaset al momento sta tentando di
acquisire anche i diritti della Liga spagnola e della
Ligue 1 francese. Mentre Berlusconi e Murdoch si
incontrano a cena per negoziare chissà cosa, le rispettive aziende se le
danno di santa ragione. Molte le novità quest’anno tra cui la
Serie A Tv.
Di quel tempo pionieristico, gli anni ’60, in cui faceva irruzione il
mezzo televisivo. E in cui i dirigenti erano assolutamente diffidenti nei
confronti del tubo catodico. Temendo a ragione lo svuotamento degli stadi.
Adesso che i stadi si sono quasi svuotati, però, almeno alle casse delle
società, interessa poco. Perché i denari provenienti dalle produzioni
televisive sono tanto voluminosi da ripagare molte volte uno stadio pieno.
Questo però si scontra con l’anima stessa dell’evento calcistico. Che
non può esistere senza pubblico. Nel futuro è prevedibile una maggiore
interazione all’interno dello stadio con la produzione mediatica, magari
sfruttando le nuove tecnologie digitali che saranno sicuramente sempre
più presenti negli stadi del futuro. Lunga vita agli stadi, la casa con
giardino delle società sportive.(gazzetta dello sport)
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