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Roma. Sul tavolo c'è anche lo stadio della Lazio


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In attesa del definitiva via libera per lo Stadio di Tor di Valle, si infiamma il dibattito sugli stadi a Roma. Sgarbi: “La Lazio deve avere il suo”. Meloni: ”Favorevole allo stadio della Lazio”. Marino: “Raggi ha cancellato tutte le opere di interesse pubblico”.


Il tema stadio continua a infiammare la città di Roma. Vittorio Sgarbi, ricercatissimo dai media biancocelesti, cerca di fare chiarezza. Intervenuto su ‘Elle Radio’, non nasconde i risvolti politici della questione. Rispolverando la vecchia idea dell’impianto a Tor Vergata, dove le c.d. 'Vele di Calatrava' attendono da anni di essere completate. “La Raggi contraddice Grillo confermando lo stadio a Tor Vergata, ma anche il lodo-Sgarbi, eliminando le Torri e tutto ciò che snaturava il progetto. Anche la Lazio deve avere il suo stadio”. Sgarbi considera conclusa la polemica con Totti: “Io ho criticato il Totti urbanista improvvisato, non il calciatore. Con Totti direi comunque che è finita tre a zero”. In questi giorni si è parlato dello ‘Stadio delle Aquile’, perché  a Formello sono certi che restaurare il Flaminio è più costoso che ricostruirlo: “Quando ho parlato con Lotito è lui che mi ha escluso questa possibilità. Andrebbe garantito a Lotito di agire sull’area del Flaminio come su un’area in cui costruire un impianto ex novo”.

Intervistata nel programma televisivo “In Mezz’ora”, anche Giorgia Meloni, leader di Fdl interviene: “Ho sempre detto che ero favorevole allo stadio della Roma, come a quello della Lazio. Su Tor di Valle pendeva il giudizio sulla validità del terreno. Io non ho capito: su quel terreno si può costruire o no? E’ un tema tecnico, non politico. Il progetto della Roma? Non ho elementi di valutazione perché non ho gli elementi del sindaco Raggi: io sono consigliere comunale, tuttavia non ho mai visto il progetto su cui ha lavorato il sindaco. E’ stata una decisione di Grillo”. Parla anche Roberto Morassut, deputato del Pd, al “Messaggero”: "Ho criticato il progetto di Tor di Valle sin dall’inizio, è una scelta urbanisticamente sbagliata. Secondo me sarebbe stato possibile perseguire la via del recupero del patrimonio pubblico dell’Olimpico e del Flaminio, e farli diventare le case della Roma e della Lazio attraverso un operazione urbanistica e patrimoniale pubblico-privata di grande respiro”. Sull’argomento torna anche il precedente sindaco, Marino su 'La7':”La Raggi oggi può dire con soddisfazione di avere approvato il progetto iniziale dei costruttori che la giunta Marino aveva bocciato. Ha cancellato tutte le opere di interesse pubblico da noi ottenute, più di 250 milioni di euro per i trasporti e un parco grande come Villa Borghese. Ha fatto un favore ai costruttori”.

La S.S. Lazio da parte sua per mezzo del direttore della comunicazione Diaconale ribadisce la volontà di costruire la propria casa, come proposto con loStadio delle Aquile’: "Il progetto stadio della Lazio è legato alla Tiberina. Non mi pare che la Roma abbia accolto altre ipotesi, non ci aspettiamo un trattamento differente". Il club di Lotito spera di costruire il proprio impianto nella zona già precedentemente individuata. Attenzione però alle possibili novità perché il Campidoglio sta pensando di proporre le aree di Tor Vergata o di Montespaccato, mentre il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ha dato disponibilità per trattare un terreno vicino alla Fiera di Roma - come fa sapere ‘Lazionews24.com’.

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di Foto Sport & Notizie (indirizzo email : fotosportnotizie@gmail.com)
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