Calcio Stadi e giustizia. Perché tanta attesa?
Il calcio è la fotografia della società. Nessuna affermazione potrebbe essere così vera.
Il calcio è uno sport molto particolare. Potremmo definirlo multidisciplinare. Tocca aspetti medici da una parte e gestionali dall'altra per fare una prima e grezza razionalizzazione. Gestire un'evento, fondamentalmente, significa farlo entrare in un contesto giuridico. E se da un lato a livello internazionale le struttre organizzative del calcio derivano, basicamente, da quelle anglosassoni. Sul livello locale si fatica a farle emergere e codificarle e non è semplice chiamarle per nome.
Il legame tra calcio e giustizia fotografa la società. Certo che andare in profondità e arrivare a conclusioni non è semplice. Conclusione che poi è destinata a modificarsi nel tempo. Ma proviamo a tracciare una linea. Le società sono in continua mutazione. Cosa che si fatica a dire dell'Italia. Ovvio che gli 'stakeholders' sono tanti quanti le sfere che si vanno a toccare. E tra i più importanti i tifosi o come si tende a chiamarli oggi i 'fan'. Sono il vero centro di tutto il gioco. Sono l'obiettivo per cui tutto il circo resta in piedi. Ce ne siamo accorti in modo importante in questo periodo di pandemia quando gli stadi sono chiusi.
La prima domanda che viene da porsi è cos'è realmente il calcio e a cosa serve? Il calcio dovrebbe essere prima di tutto un gioco. E' la prima risposta ingenua e istintiva che darebbero i più. E come dargli torto. Però viene anche da chiedersi 'ma se è solo divertimento fine a se stesso che senso ha?' Sul valore antropologico del gioco, è meglio evitare di approfondire. Sui richiami che ogni persona ha alla propria infanzia e alle relazioni parentali, anche. Sugli istinti primordiali che vengono attivati, non parliamone. Senza citare, poi, il campanilismo tutto italiano che nel calcio trova la sua massima espressione e realizzazione. Spesso e volentieri il tifoso è frustrato da un vita alienante e trova nel calcio una valvola di sfogo. La funzione sociale del calcio è quella di provocare gli spettatori quindi, questo è evidente. Ok. Ma per provocarmi tu chi sei? Ti domandi. E dunque ecco che il giocatore e la sua famiglia finiscono sul banco degli imputati di default. Il gioco del calcio e lo Stadio sono anche e soprattutto terra dove si emettono sentenze. Siano esse sportive o di altra natura. Ce ne sono, eccome, di argomenti e campi su cui dilungarsi.
Il legame tra calcio e giustizia fotografa la società. Certo che andare in profondità e arrivare a conclusioni non è semplice. Conclusione che poi è destinata a modificarsi nel tempo. Ma proviamo a tracciare una linea. Le società sono in continua mutazione. Cosa che si fatica a dire dell'Italia. Ovvio che gli 'stakeholders' sono tanti quanti le sfere che si vanno a toccare. E tra i più importanti i tifosi o come si tende a chiamarli oggi i 'fan'. Sono il vero centro di tutto il gioco. Sono l'obiettivo per cui tutto il circo resta in piedi. Ce ne siamo accorti in modo importante in questo periodo di pandemia quando gli stadi sono chiusi.
La prima domanda che viene da porsi è cos'è realmente il calcio e a cosa serve? Il calcio dovrebbe essere prima di tutto un gioco. E' la prima risposta ingenua e istintiva che darebbero i più. E come dargli torto. Però viene anche da chiedersi 'ma se è solo divertimento fine a se stesso che senso ha?' Sul valore antropologico del gioco, è meglio evitare di approfondire. Sui richiami che ogni persona ha alla propria infanzia e alle relazioni parentali, anche. Sugli istinti primordiali che vengono attivati, non parliamone. Senza citare, poi, il campanilismo tutto italiano che nel calcio trova la sua massima espressione e realizzazione. Spesso e volentieri il tifoso è frustrato da un vita alienante e trova nel calcio una valvola di sfogo. La funzione sociale del calcio è quella di provocare gli spettatori quindi, questo è evidente. Ok. Ma per provocarmi tu chi sei? Ti domandi. E dunque ecco che il giocatore e la sua famiglia finiscono sul banco degli imputati di default. Il gioco del calcio e lo Stadio sono anche e soprattutto terra dove si emettono sentenze. Siano esse sportive o di altra natura. Ce ne sono, eccome, di argomenti e campi su cui dilungarsi.
Come funziona il sistema giudiziario inglese? Mi chiedo, dunque, continuando su questa scia. Benissimo, allora, vado su Google e clicco sul primo documento che mi capita e per larghe linee vedo che ci sono vari gradi di giudizio - come in Italia - e che le corti più comuni e che affrontano i temi all'ordine del giorno sono le c.d. 'County Courts' e le 'Magistrate Courts' in cui sono presenti anche figure laiche, ovvero non togate. Insomma sono dei Tribunali meno impegnativi e di confine tra società reale e 'Sacra Giustizia Terrena'. Bene. A questo punto, sempre su Google cerco quanti sono a Londra le 'County Courts': sono 491.
Insomma, un sistema di giustizia capillare che arriva fino al comune cittadino in modo chiaro e cristallino.
Qualsiasi sistema giudiziario deve confrontarsi con la quotidianità. Per parlare della realtà di Roma. In molti casi sono istituzioni ufficiose. E vabbe' ti verrebbe da dire che ogni quartiere ha una Chiesa, piccoli commercianti, medici di famiglia e quant'altro; li si fa' gran parte del lavoro 'sporco'. Facendo una veloce comparazione tra sistema giudiziario 'ufficiale' italiano e inglese e pensando a Roma mi viene da dire che l'unico Tribunale ufficiale che ricordo è quello che sta a Piazzale Clodio. Che per dircela tra noi è la Città del Vaticano. Ma tralasciamo questi dettagli. E lo Stadio Olimpico teatro delle gare professionistiche si trova proprio li in quella zona (se è per questo anche Rai e La7 sono lì - e Paragone di ItalExit è stato Presidente della Rai, ma sorvoliamo). Se l'unico Tribunale di Roma è quello e sta vicino al Vaticano, allora viene il dubbio di chi realmente gestisce la Giustizia. Insomma, le situazioni controverse e poco chiare su questi e altri temi sono numerose. E attendono di essere chiarite e codificate da tempo. Fino a diventare questioni ataviche e cadere nel dimenticatoio (se ti va bene le leggi sull'ordine pubblico risalgono agli Anni '30, molte anche alla Monarchia). Qui trovi alcuni tra i più importanti riferimenti legislativi in tema di ordine pubblico. Almeno tutti sappiamo qual'è il vero lavoro che bisogna fare nelle sedi opportune.
Qualsiasi sistema giudiziario deve confrontarsi con la quotidianità. Per parlare della realtà di Roma. In molti casi sono istituzioni ufficiose. E vabbe' ti verrebbe da dire che ogni quartiere ha una Chiesa, piccoli commercianti, medici di famiglia e quant'altro; li si fa' gran parte del lavoro 'sporco'. Facendo una veloce comparazione tra sistema giudiziario 'ufficiale' italiano e inglese e pensando a Roma mi viene da dire che l'unico Tribunale ufficiale che ricordo è quello che sta a Piazzale Clodio. Che per dircela tra noi è la Città del Vaticano. Ma tralasciamo questi dettagli. E lo Stadio Olimpico teatro delle gare professionistiche si trova proprio li in quella zona (se è per questo anche Rai e La7 sono lì - e Paragone di ItalExit è stato Presidente della Rai, ma sorvoliamo). Se l'unico Tribunale di Roma è quello e sta vicino al Vaticano, allora viene il dubbio di chi realmente gestisce la Giustizia. Insomma, le situazioni controverse e poco chiare su questi e altri temi sono numerose. E attendono di essere chiarite e codificate da tempo. Fino a diventare questioni ataviche e cadere nel dimenticatoio (se ti va bene le leggi sull'ordine pubblico risalgono agli Anni '30, molte anche alla Monarchia). Qui trovi alcuni tra i più importanti riferimenti legislativi in tema di ordine pubblico. Almeno tutti sappiamo qual'è il vero lavoro che bisogna fare nelle sedi opportune.
A questo punto venendo al calcio. A Londra ci sono circa 15 stadi e relative società professionistiche. Che sono quelle che, realmente, risultano a sistema.In questo articolo trovi una sintesi in materia. Anche su questo sito un'interessante approfondimento sugli stadi di Londra. Ti metto anche il link sul tema della rivista di architettura sull'impiantistica sportiva Archistadia.
Interessante la sintesi tra Common Law a Diritto Romano proposta dal Portogallo e per estensione dalla penisola iberica. Il Portogallo che da una parte è di cultura latina e da un'altra è un paese, quasi, del Commonwealth è forse il primo Stato Nazione d'Europa. Ha rifatto gli stadi in occasione dell'Europeo 2004. Per farti un esempio a Porto nella massima divisione ci sono almeno 5 squadre nell'area metropolitana e provincia. FC Porto e Boavista sono le due maggiori realtà, una più locale, l'altra sicuramente più importante dal punto di vista internazionale. Poi, ad esempio, c'è il Rio Ave che è la squadra di Vila do Conde, il Famalicão, il Paços Ferreira, ecc. e se scendiamo di categoria ne troviamo numerose altre. Perché in terra lusitana vige un' importante decentrazione dei poteri. Per farla breve, le realtà locali sono molto rappresentate; ogni territorio è gelosamente conservato e amministrato e le tasse (la mia esperienza è con le bollette domestiche) sono molto onerose per permettere ciò. Da qui la fiorente attività turistica. Che, di conseguenza, gode di importanti benefici fiscali e legislativi per le attività commerciali. Altrimenti il rapporto qualità-prezzo non sarebbe così competitivo: con 10E fai una cena di pesce al ristorante!
Inutile dire che Roma e l'Italia rimandano da troppo tempo. E da questo punto di vista si trovano, ormai, in una situazione di empasse che ogni giorno che passa è più devastante. Per contro la tecnologia incalza nel nome dell'engagement. Il pubblico vuole sempre più voce in capitolo, vuole 'emettere sentenze vincolanti'. Servono tecnologie e infrastrutture in grado di fornire un feedback real-time sull'evento. Come sondaggi e quant'altro in grado di capire il 'sentiment' del fan (vedi i Fan Token). Finché, però, non c'è una complementarità con le struttre organizzative, le infrastrutture ecc. Restiamo nel campo della fantascienza.
Vedi tutti i post su: Calcio e Politica
di Foto Sport & Notizie (indirizzo email : fotosportnotizie@gmail.com)
Interessante la sintesi tra Common Law a Diritto Romano proposta dal Portogallo e per estensione dalla penisola iberica. Il Portogallo che da una parte è di cultura latina e da un'altra è un paese, quasi, del Commonwealth è forse il primo Stato Nazione d'Europa. Ha rifatto gli stadi in occasione dell'Europeo 2004. Per farti un esempio a Porto nella massima divisione ci sono almeno 5 squadre nell'area metropolitana e provincia. FC Porto e Boavista sono le due maggiori realtà, una più locale, l'altra sicuramente più importante dal punto di vista internazionale. Poi, ad esempio, c'è il Rio Ave che è la squadra di Vila do Conde, il Famalicão, il Paços Ferreira, ecc. e se scendiamo di categoria ne troviamo numerose altre. Perché in terra lusitana vige un' importante decentrazione dei poteri. Per farla breve, le realtà locali sono molto rappresentate; ogni territorio è gelosamente conservato e amministrato e le tasse (la mia esperienza è con le bollette domestiche) sono molto onerose per permettere ciò. Da qui la fiorente attività turistica. Che, di conseguenza, gode di importanti benefici fiscali e legislativi per le attività commerciali. Altrimenti il rapporto qualità-prezzo non sarebbe così competitivo: con 10E fai una cena di pesce al ristorante!
Inutile dire che Roma e l'Italia rimandano da troppo tempo. E da questo punto di vista si trovano, ormai, in una situazione di empasse che ogni giorno che passa è più devastante. Per contro la tecnologia incalza nel nome dell'engagement. Il pubblico vuole sempre più voce in capitolo, vuole 'emettere sentenze vincolanti'. Servono tecnologie e infrastrutture in grado di fornire un feedback real-time sull'evento. Come sondaggi e quant'altro in grado di capire il 'sentiment' del fan (vedi i Fan Token). Finché, però, non c'è una complementarità con le struttre organizzative, le infrastrutture ecc. Restiamo nel campo della fantascienza.
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