Società e Media. Concorso giornalisti, tanti dubbi
Concorso secondo molti giornalisti falsato e organizzato in modo da far desistere i partecipanti. Pronta una ‘class action’ contro la Rai.
Il concorso Rai continua a far parlare di sé nonostante siano passate
più di due settimane dalla preselezione di Bastia Umbra e già siano
iniziate le prove successive. Secondo ‘Affatitaliani.it’ diversi professionisti sono da giorni al lavoro per preparare un
procedimento da discutere in tribunale con “Mamma Rai”.
Per il giornale online i giornalisti “umiliati dalle date, costretti a viaggiare per raggiungere la
centralità di Bastia Umbra” stanno preparando una class action per invalidare la selezione.
L’obiettivo dell’esposto che nei prossimi giorni verrà recapitato al
Procuratore Capo di Perugia è di far saltare un concorso che sta
sollevando più di qualche dubbio.
A partire dalla data, per finire con la scelta dell’Umbria, in
aggiunta a quiz giudicati “inadeguati” alle conoscenze che dovrebbe
avere un giornalista, e vicini all’assurdo. Non è piaciuto il test
incentrato su improbabili “archi a sesto acuto”, “cariatidi” e domande
su chi fosse il vincitore delle politiche in India e
Turchia con l’aggiunta dei partiti turchi. Per non parlare di
Quintino Sella e del suo pareggio di bilancio. “Come è possibile
– scrivono i ricorrenti capitanati da Massimiliano Cannalire, di
Radio Cusano Campus –
in un concorso Rai non porre una domanda sulla
Storia delle Televisione e Radio di Stato? E Come è possibile
inserire la domanda su un unico cantautore, Guccini, che di
certo non è il più popolare?”. I temi su cui i giornalisti (una trentina in tutto per il momento)
attaccano la Rai sono relativi alle procedure, le date cambiate
all’ultimo, la logistica, graduatorie e liste degli ammessi.
(Adginforma.it)
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